giovedì 6 giugno 2024

Che esperienza!

Gli studenti di 1^H hanno partecipato, durante quest'anno scolastico, ad un laboratorio teatrale a cura di Leo Coviello e Stefana Carulli che li ha portati sul palco con lo spettacolo "Sfida in libreria".

"Sfide in libreria" e sul palco

Un'esperienza di laboratorio teatrale che ha coinvolto alcune classi della nostra scuola e che ha visto i nostri ragazzi confrontarsi con forme nuove di espressione, con un palco che spesso fa paura, con le proprie ansie e i propri timori. Un'esperienza che però può dare grandi soddisfazioni! Ce lo raccontano due studenti della 1^ D.

martedì 4 giugno 2024

Angelina, la malanima seducente di Franca Cicirelli

Sabato 1 giugno gli alunni della classe 2^C hanno incontrato Franca Cicirelli, l’autrice del romanzo “Le sorelle Sblendorio”. Di seguito la recensione del libro.

Una storia di 152 pagine di amore e odio, ma solo quest’ultimo cresce senza mai fermarsi. Tutto inizia con due morti, una si può dire in condizioni normali, mentre l’altra piuttosto bizzarra: entrambe persone appartenenti alla chiesa di una piccola città, e tutto a causa di un normale banco, quello delle sorelle Sblendorio, il cui nome spaventa tutti. Fanciulle le cui vite sono ormai spente, eccetto quella della primogenita. La storia dipinge i diversi personaggi in vari modi sin dall’inizio. Ad esempio, Angelina (la primogenita), una creatura bella ma senza cuore, strappatole sin dalla nascita e costretta a vivere così, oppure le sue tre sorelle minori, Alina, Annetta e Agostina, ritratte come creature sole, consolate soltanto dall’affetto datosi a vicenda.

venerdì 3 maggio 2024

Perché lo faccio?

All’indomani della giornata del Primo Maggio un breve racconto per riflettere sul mondo del lavoro, sulla difficoltà di trovarne uno, sull’assenza di diritti e sul terrore di perderlo.

Mattina, pomeriggio e sera. Mattina, pomeriggio e sera. Mattina, pomeriggio e sera tutte uguali. È questa la vita di Jack, da quando è entrato in quella fabbrica. 

Jack è un uomo umile, con una moglie e tre figli da mantenere. Abita in una piccola casa nella periferia di un paese, vicino alla fabbrica che gli ha rovinato la vita. Ogni giorno, ogni dannato giorno della sua vita, costretto a stare lì, al suo posto, a riprodurre per ore, ore ed ore lo stesso identico gesto.

“Vado a lavoro” dice Jack alla moglie, quando la mattina presto, quando fuori è ancora buio, si alza per andare in quell’inferno. Le dà un bacio sulla guancia, lei gli rivolge uno sguardo di comprensione, ma anche di estrema tristezza, perché vive ogni giorno senza suo marito, che è da qualche parte, lì, in quella fabbrica, per poter portare da mangiare a lei e ai figli. Jack passa dalla camera dei figli, i figli che vivono l’assenza del padre. 

E così Jack va a lavoro, e appena entra in quella fabbrica lo vede, il suo più grande nemico, l’uomo che gli ha rovinato la vita: Henry Ford, “il grande uomo che ha diminuito i tempi di produzione da dodici ore a una sola”, apparentemente un eroe, ma tutto quello che c’è dietro non viene visto. La sanità mentale e fisica di Jack e altre milioni di persone, dopo aver mosso sempre gli stessi arti, continuamente, viene considerata? Solo chi non la prova non lo può capire, e a non farlo era proprio Henry Ford. Jack se lo ripeteva sempre: quell’uomo pensava solo alle conseguenze positive di quella tecnica chiamata “catena di montaggio”. Ma Jack non poteva perdere tempo, doveva mettersi a lavorare, quindi si mette lì, al suo posto, e inizia, inizia a compiere sempre lo stesso movimento, e non avrebbe visto e fatto altro per quelle ore successive. 

“Che cosa fai nel tuo lavoro?” chiesero un giorno a Jack, e Jack non seppe rispondere. Jack non aveva la minima idea di quello che facesse, a cosa servisse e  per cosa lavorasse. 

Ma Jack lo stava capendo pian piano, Jack stava capendo che questa non era vitae- e doveva fare qualcosa. Così lo fece. Di punto in bianco se ne andò, scappò via, verso quell’uomo. Gli urlò contro: “Questa non è vita, non è modo di lavorare, tutto per il tuo interesse di produrre di più, ma lo sai cosa c’è dietro?”.  Jack aveva alzato molto la voce e lo sentirono in tutta la fabbrica. In quel momento si sentì liberato. Era quello che voleva dire da quando aveva messo piede in quel posto. Era giovane, aveva una moglie e dei figli che amava. Perché doveva rovinarsi così? Ma la reazione di Henry Ford fu uno sguardo. Con quello sguardo Jack capì tutto. Senza lavoro sarebbe andato in rovina e non avrebbe potuto più portare da mangiare alla famiglia. Fu quello il suo maldestro tentativo di cambiare le cose, ma da solo non poteva riuscirci.

Biagio SanroccoClasse 3^ C


martedì 26 marzo 2024

Virgilio ci accompagnerà nel nostro campo di margherite

Nei secoli le foreste, i boschi e "le selve oscure" hanno sempre rappresentato luoghi di smarrimento per chi le attraversasse.
Basti pensare a Cappuccetto Rosso, che si perde col lupo nel bosco. Hansel e Gretel che incontrano la strega nella sua casa di marzapane. Pollicino, la Bella e la Bestia...
Anche Dante si perde, ma non incontra un lupo cattivo o una casa fatta di dolci. Dante incontra tre belve feroci. 

lunedì 4 marzo 2024

Ritorno alla dittatura russa?

L'attivista russo "anti-Putin" si trovava da agosto 2023 in carcere in Siberia, poiché era stato accusato di diffondere idee di estrema destra. È morto il 16 febbraio 2024, si suppone per una trombosi, ma ne siamo sicuri? E se fosse stato Putin? Quest'ultimo avrebbe potuto ucciderlo per mettere a tacere il dissidente. Ma questo non significa un ritorno alla censura e alla dittatura? Siamo sicuri di conoscere tutti i fatti?

lunedì 5 febbraio 2024

A teatro per non dimenticare

“Non per ricordare, ma per non dimenticare”. Questa frase ci rimbomba ancora nella testa. Perché ciò che è successo in passato non deve essere dimenticato ma deve servirci come lezione di vita per il futuro.
Dopo aver assistito allo spettacolo presentato dal Teatro Vida nella Giornata della Memoria, siamo rimasti profondamente toccati e abbiamo riflettuto tanto. 

venerdì 2 febbraio 2024

In una landa buia

Una poesia che viene dal cuore. Dopo l’attività svolta in occasione della Giornata della Memoria un alunno ha prodotto di getto una poesia che esprime il suo stato d’animo di ragazzo ferito nel cuore dopo aver preso conoscenza di quello che è stato.