“IN PIEDI, SIGNORI, DAVANTI AD UNA DONNA” (W. Shakespeare)
Riflessioni e riscrittura di un testo poetico tanto fragile e trasparente quanto oscuro e imperscrutabile, inseguendo poesie nascoste e verità che fanno male.
Le classi III F e III H
In piedi davanti a una donna che ha subito tante violenze e umiliazioni che hanno consumato su di lei
Negli anni il suo corpo è stato sfruttato e calpestato
La sua intelligenza è stata ignorata
La sua libertà le è stata negata
Alzatevi a vedere l'amore che nasconde nell'anima.
Francesca Amodio
Voi donne piene d'amore strappate e rifiutate da un animo privo,
privo di coscienza.
In piedi, signori, in piedi davanti ad una donna piena di dolore, calpestata e violentata,
da voi maschi.
Un battito in sospeso tra il mondo immenso, un animo fragile oramai senza ali.
Anna Candeliere
In piedi, Signori
Davanti a una donna
Che avete calpestato
Che avete sfruttato
In piedi, Signori
Quando vi guarda
Quando si nasconde
Nel dolore di una lacrima
Il battito
Di un cuore
Che è stanco di battere.
Angela Conticchio
Non si può umiliare la donna, la figura faro dell'uomo che sa guardare la vostra anima, farla cantare, sa trattarvi come un figlio. Non tarpatele le ali e datele la libertà di volare libera nel cielo. Consolatela, avvicinatevi a lei e se le darete il vostro cuore saprà come asciugare ogni vostra lacrima.
Domenico Riviello
Per il suo corpo che avete calpestato,
Alzatevi, perché terribile è il suo dolore.
Cercate il suo cuore immenso
E vedrete la sua anima cantare
Michela Varrese
Vicino a Lei
Signori, guardate lei,
La Donna che è accanto a voi, guardate le sue lacrime,
Che parlano della necessità di una carezza.
Signori, avvicinatevi a lei,
Che vi porta nel cielo della sua anima e
Fate silenzio,
Per sentire il battito della sua Libertà soffocata
Nolasco Nicolalessandro
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