venerdì 12 gennaio 2024

L'opera che incanta

Si moltiplicano i post degli alunni della nostra scuola, entusiasti per aver partecipato alla visione dell'opera "La Bohème" di Giacomo Puccini presso il Teatro Petruzzelli di Bari. Un'esperienza che per molti di loro resterà indimenticabile.
Il giorno 19 dicembre 2024 il Teatro Petruzzelli di Bari ha accolto noi alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado “Don E. Montemurro” di Gravina in Puglia a vedere un’opera lirica La Bohème, un’opera in quattro "quadri" di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ispirato al romanzo di Henri Murger Scene della vita di Bohème e rappresentata per la prima volta nel 1896.
Appena entrati nel teatro, mi sono sentito accolto da un’atmosfera avvolgente e magica e ho provato una sensazione di stupore, mai provata prima… insomma ho avuto la sensazione di poter toccare le stelle!
Non avevo mai visto un teatro così accogliente e soprattutto così sontuoso. Il Petruzzelli è praticamente il maggiore teatro di Bari e il quarto più grande d'Italia, ubicato nel pieno centro del capoluogo pugliese. Possiede uno stile unico, perché ha molte decorazioni d’oro sulle pareti.
Entrarvi mi ha procurato un certo effetto, ma scoprire di poter godere dell’opera nei loggioni mi ha reso euforico, perché, a parer mio, è il punto migliore per godersi l’opera. 
Finalmente ha avuto inizio lo spettacolo: un’esperienza mozzafiato! La vista stupenda con attori che recitavano, cantando, hanno catapultato tutto il pubblico in un'atmosfera ottocentesca. L’opera, nonostante le varie pause, è risultata fluida, interessante e leggera. Certo, averla studiata in classe, ha facilitato la visione! Indimenticabile è stato il finale, un po’ triste, a causa della morte della povera Mimì.
L’opera mi è piaciuta davvero tanto, ma in fondo sfido a trovare qualcuno che possa dire il contrario!
Non sono mancate le scene buffe, come l’apertura del primo quadro, quando i quattro fanciulli, il pittore Marcello, il poeta Rodolfo e il filosofo Colline, gabbano il padrone di casa.
Questo giorno non lo dimenticherò mai e spero di poter rivivere in futuro queste bellissime esperienze che ci arricchiscono culturalmente e umanamente.

Francesco Coviello 3^G

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