Il mio peggior nemico: la sveglia alle sei del mattino.
Non so chi abbia deciso che svegliare una tredicenne con un suono simile ad un’ambulanza impazzita sia una buona idea, ma spero davvero di incontrarlo e chiederglielo.
E dopo la sveglia... la SCUOLA. Diciamocelo, passiamo più tempo lì che in qualsiasi altro posto. Ecco cosa ho capito: la geometria sembra essere il linguaggio segreto degli alieni. Mentre imparo i calcoli geometrici, immagino che gli extraterrestri utilizzino questa lingua per comunicare messaggi criptati in modo che nessuno sospetti nulla.
Quando torno a casa inizia la mia epica battaglia con i compiti. Credo che i professori si sfidino per vedere chi può assegnare più compiti in un giorno; perché, sai, studiare Napoleone, il barocco e Van Gogh sono esattamente tutto quello di cui ho bisogno per sopravvivere al mondo reale.
E poi, c’è lei, mia madre, che non ho ancora capito se cerca di farmi impazzire o se pensa che ripetere le stesse regole mille volte sia la soluzione per una vita felice. Ma le voglio bene comunque, anche se a volte sembra provenire da un pianeta dove il divertimento é proibito.
Vabbè, in ogni caso penso sia meglio ridere di tutto questo perché, ragazzi, la vita è troppo breve per prenderla troppo sul serio. E ora devo tornare a combattere con i compiti prima che gli extraterrestri mi intercettino attraverso la geometria.
Noemi Nuzzolese
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