martedì 31 ottobre 2023

Se fossi quel viandante romantico...

Un giorno di questi, in classe, ci è stato chiesto di immedesimarci nel personaggio di un quadro: Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich, una delle opere più rappresentative del Romanticismo. Se fossi quel viandante…


Sento il vento tra i capelli, sono nell’unico luogo in cui non ho ricordi con lei, su questa specie di roccia da solo, dovrei dire da solo con i miei pensieri ma mentirei. In realtà, mi sento vuoto, sono vuoto. Dopo il nostro allontanamento ho smesso di vivere, l’unica cosa che mi chiedo, l’unico mio pensiero nel corso della giornata è se il silenzio che adesso c’è tra di noi per lei è pace o tortura.

Non posso restare a casa, la sua ombra è ovunque, ma d’altra parte non posso neanche uscire. Quella panchina mi riporta alla mente troppi ricordi. Quando mi ci avvicino sento una strana energia che mi respinge, che mi crea questo buco nel petto, che mi fa sentire irreale.

E con questo sto dicendo che qui, da solo, in silenzio, con i soli rumori della natura non provo dolore e penso, anzi ne sono certa, che ciò è causato dal fatto che ne provo così tanto che ormai ce l’ho nelle vene, mi circola nel corpo, è come se facesse parte di me.


Noemi Nuzzolese


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