La focaccia di San Giuseppe, in dialetto gravinese chiamata u rucchele, è un piatto tradizionale della nostra città preparato in occasione di San Giuseppe. Una bontà culinaria tramandata di generazione in generazione fino ai tempi odierni; infatti in questi giorni di inizio primavera, il nostro paese è inondato dall’odore di cipolla e in tutte le case e nei negozi di alimenti, è possibile vedere questa meraviglia e assaporare il suo inebriante gusto.
Questa sorta di calzone è farcito da cipolle sponsali, da alici sott’olio o sotto sale e da uva sultanina. I più intraprendenti aggiungono anche salsiccia secca e olive nere e anch’io lo preferisco così.Si tratta di una pasta di farina di grano duro lievitata, stesa pu lainatour a forma circolare e poi arrotolata su se stessa fino a darle la sua tipica forma a spirale, cotta in forno in abbondante olio extravergine d’oliva. Eccezionale se si ha la possibilità di cuocerlo in un forno al legna. Questa leccornia personalmente, accompagnata ad altri prodotti tipici della nostra terra, mi ricorda sempre quanto sono fortunata a vivere in questo territorio e a godere di queste straordinarie delizie gastronomiche.
La storia
Nasce come piatto semplice gravinese. Gravina, in passato, era una città che basava la sua economia interamente sull’agricoltura e la sua popolazione non era molto ricca, perciò disponeva di pochi e semplici ingredienti. Ogni famiglia creava una ricetta diversa in base ai propri gusti e alle proprie esigenze, ma gli ingredienti base erano sempre gli stessi.
Gli ingredienti
1 kg di farina di grano duro
un po' di lievito di birra
1 kg di porri (cipolle)
mezzo chilo di uva passa
150 g di alici salate
pepe e sale
mezzo litro d’olio
Il procedimento
Si impasta la farina con un cucchiaio di sale e del lievito di birra e si fa lievitare. Le cipolle si tagliano a pezzetti e si fanno ammorbidire nell’olio aggiungendo un po' di sale. Quando l’impasto è aumentato di volume, lo si stende, aggiungendo tutti gli ingredienti e si arrotola su se stesso. Lo si mette in una teglia unta d’olio e si appiattisce con le mani. Cuocere in forno a 200° per 60 minuti.
A cura di Simona Lavecchia e Michele Brunetti
Nessun commento:
Posta un commento