In questi ultimi due mesi, stiamo assistendo a un evento storico che ha scosso tutti noi: la guerra tra Russia e Ucraina. Questo scontro ha raggiunto il culmine con la distruzione, da parte dell’esercito russo, di tante città ucraine, ma in realtà la sua origine risale al febbraio del 2014. Questa guerra, infatti, prende le fila dallo status del Donbass e della Crimea, che allora dichiarò la sua indipendenza dall’Ucraina, e la sua successiva adesione alla Federazione Russa; inoltre, anche la possibile adesione dell’Ucraina alla NATO potrebbe aver acceso gli animi.
Per comprendere meglio le cause di questa devastante guerra, bisogna analizzare la cartina politica dell’Ucraina. Solo così potremo capire il motivo per cui Putin, il presidente della Repubblica Federale Russa, vuole invadere e conquistare questa nazione.
Osservando la cartina politica, possiamo notare che l’Ucraina ha una superficie molto vasta ed è divisa in 24 regioni. Alcune, soprattutto quelle orientali, sono filorusse e, attraverso queste ultime, il presidente della Russia vuole impossessarsi di tutte le altre.
Quali sono, però, gli altri motivi che spingono il presidente Putin a conquistare la nazione ucraina? Vorrà per caso ricostruire l’Unione Sovietica? Vorrà fermare la volontà ucraina di far parte dell’Unione Europea o della NATO? O perché il territorio ucraino è ricco di giacimenti di petrolio e di gas naturali? Nessuna di queste ipotesi può essere esclusa, ma tutte hanno un nesso molto stretto con il modo di agire di Vladimir Putin.
Ad oggi, sono state calcolate oltre 1000 vittime civili, oltre all’esodo incessante dei profughi.
“Le guerre sono state sempre decise dai ricchi e dai potenti che hanno mandato a morire i figli dei poveri”.
“Se uno qualsiasi di noi esseri umani sta in questo momento soffrendo… ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza e tra i più vigliacchi”.
Queste frasi di Gino Strada riassumono il mio modo di pensare sulla realtà della guerra in Ucraina. E quindi cosa potremmo fare? Oltre alle innumerevoli manifestazioni a favore della pace, oltre ai generosi aiuti umanitari, è il momento di avviare un dialogo basato sulla volontà di venirsi incontro in modo costruttivo, affinché si possa raggiungere la pace per tutti i popoli coinvolti.
Nicolangelo Mastrodonato
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